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Premetto che non rivelero' nulla del concerto perche' lo ha gia' fatto Nick e perche' cosi lo potete leggere tutti. Sono stati 3 giorni indimenticabili.
Partenza da casa, arrivo a Milano e dopo poco incontro due adorabili personaggi che stimo tantissimo, Max e Mattia. Con loro ci avviamo verso l'aeroporto, con varie ansie e il terrore di aver dimenticato qualcosa, quindi controllando ogni due minuti che i biglietti siano al loro posto e che i documenti non siano volati via. Saliamo e...si parte per questa avventura!
Arrivati ad Amsterdam...il panico: non sapevamo come arrivare in centro, ma per fortuna siamo riusciti a prendere un treno e a non arrivare a notte troppo inoltrata. Andiamo in albergo e decidiamo di uscire per farci un'idea della citta'.
Camminiamo, abbiamo camminato veramente tanto, ma non credo sia servito a bruciare tutte le calorie delle schifezze che abbiamo ingerito! hhaha Dovete sapere che il piatto tipico di Amsterdam sono le.... PATATINE FRITTE! Quindi, arrivati in centro, verso mezzanotte, andiamo a prenderci il nostro GIGANTE cono di patatine fritte in questo chioschetto un po' squallido. Camminiamo ancora un po' e ci ritroviamo in questa minuscola vietta proprio davanti ad un coffeeshop. Che si fa? Entriamo o non entriamo? Massiiii che ci frega!! E' legale! Entriamo. E da questo momento inizia quella fase di tranquillita' e pace con il mondo che e' durata per 3 giorni
Torniamo in albergo, io e Mattia un po' storditi, ci mettiamo a canticchiare in riva ad uno dei tanti canali, mentre Max parla con le anatre Ma duriamo poco e crolliamo sui nostri letti tra profumo di erba e puzza di fogna del bagno.
Il risveglio e' stato piuttosto piacevole, avevamo tutti voglia di visitare la citta' con la luce del giorno. Si riparte. Sempre a piedi, rendendoci conto che forse sarebbe stato meglio noleggiare una bicicletta. Voi non avete idea di quante biciclette ci sono. Loro sono DIO. Loro vanno dove vogliono. Non si fermano mai. E tu, pedone, non conti nulla!!! C'e' da stare molto attenti!!
Proseguiamo e visitiamo il mercato dei fiori, vediamo la casa di Anne Frank, ma la coda e' immensa e decidiamo di non entrare...decidiamo pero' di usufruire di una strana chiesa per sederci e riposarci un po'.
Capitiamo, poi, davanti a questa grande chiesa e decidiamo allora di fare un giretto per il quartiere. Stavamo camminando proprio attorno alla chiesa quando, ad un certo punto, mi sono girata ed ho visto, dentro una piccola porticina, una signora molto, ma molto grande e grossa seduta su una sedia, e coperta solamente da un paio di mutande e un reggiseno. Si. Siamo capitati nel quartiere a luci rosse - sezione BIG. E' stato un po' traumatico effettivamente, ma pure divertente.
Riprendiamo il nostro tour e ci immergiamo nel verde di questo parchetto, ci sediamo su una panchina in riva ad un laghetto e iniziamo a fantasticare sul concerto, in quanto le speranze di arrivare in prima fila erano molto poche (vista l'esistenza dei vip tickets). Parliamo di quanto e' stronza pink e quanto la odiamo, non tenendo conto di essere andati ad Amsterdam solo per lei .
Riprendiamo il cammino ed aspettiamo in stazione, da Starbucks, l'arrivo di Nick. Arriva sconvolto perche' il viaggio in aereo sembra essere stato piuttosto traumatico, visto il gran vento e la turbolenza, ma.....C'ERAVAMO TUTTI! ERAVAMO AL COMPLETO. NOI, UNA PICCOLA PARTE DELLA FAMILY, RIUNITA SOLO PER (quella troia di) P!NK!!!!! Le risate non sono mancate. Rideva Nick, ridevano tutti attorno a lui nell'arco di 50 metri. Contagioso. Belllooo il mio Nick. Insieme a lui torniamo nel quartiere a luci rosse per farci quattro risate, anche se in realta' e' molto triste come posto, secondo il mio punto di vista, ma vabbe. Poi, stanchi morti ci dividiamo. Max e Mattia tornano in albergo e Nick ed io andiamo in ostello. Ostello che............. lasciamo stare. Vi dico solo che ironizzava sulle sue pessime condizioni. "the best worst hostel in amsterdam", e vi ho detto tutto. Malauguratamente c'era pure una mini discoteca con un palo al centro. E' stata la fine. Nick ha iniziato a ballare ed io pensavo che non sarei piu' riuscita a smettere di ridere (ho i video, appena li carico, li aggiungo qui).
Andiamo a letto perche' ci saremmo dovuti svegliare presto per il GRANDE GIORNO!
E fu cosi che arrivo' molto in fretta. Sveglia alle 7. Colazione al volo e ci incontriamo con gli altri.
Andiamo a fare spesa: panino con formaggio, banane e litri d'acqua ed eravamo pronti per iniziare la lunga attesa.
Arrivati allo Ziggo Dome (il palazzetto) alle 9, troviamo una quarantina di persone sedute proprio davanti all'ingresso. Si. Erano veramente poche e noi eravamo felicissimi.
Ci scrivono un numero sulla mano per rispettare l'ordine d'arrivo anche nel momento in cui avrebbero transennato e tutti si sarebbero spostati e -quindi- avrebbero "perso" il proprio posto. Niente paura. Olandesi super organizzati. Piazzano le transenne e ci invitano a sederci rispettando l'ordine dei numeri. Noi eravamo il #24. Magico. Gente con sedie, materassi, coperte, sacchi a pelo. Tutti molto comodi, tranne noi, ovviamente che non sapevamo piu' come metterci. Oltre al vento fortissimo, inizia pure a piovere (), ma l'organizzazione eccellente ci permette di coprirci con dei teli impermeabili, quindi, piu' o meno tutti asciutti, aspettiamo una decina di ore fino all'apertura dei cancelli.
Decidiamo di farci una foto per immortalare quei momenti e, durante una fuga in bagno, riesco a collegarmi ad una rete wifi e metterla su facebook.
Verso sera, pero' iniziano ad arrivare i vip, che si mettono in fila proprio di fianco a noi. Erano tantissimi. Un'infinita'. E noi, piu' demoralizzati che mai, ci rassegnamo: non saremmo mai arrivati in prima fila.
Tra risate e puzzette si fanno le sette Aprono i cancelli e...YOU KNOW YOU CAN RUUUUUUUUUUUUNNNNN RUUUUUUUNNNNN!!! VIAAAA SI CORRE VERSO IL PALCO!!!! Inizialmente ci piazziamo dietro le transenne, dietro i vip, ma............Max ha visto una ragazza che si era intrufolata nel golden ring e...anche noi abbiamo deciso di provarci. Ci fiondiamo ai lati del pit e, magicamente riusciamo ad entrare. Dopo di noi, nessun altro. Culo, tanto culo. Ci piazziamo proprio davanti alla passerella. Centrali, ma che piu' centrali non si puo'!
Gran sospiro di sollievo.
Eravamo felici, e uniti. Tutti assieme per rivivere certi momenti che sapevamo sarebbero stati indimenticabili ♥
Vi risparmio la parte "concerto", perche' non voglio rivelarvi nulla. E perche' le emozioni erano talmente forti che sarebbe riduttivo trasformarle in parole.
Vi dico solo che eravamo davanti e che lei ha visto la nostra (bruttissima) foto su twitter. Chi ha cercati, tra la folla, e noi, un po' increduli e sbalorditi e un po' eccitatissimi abbiamo iniziato ad urlare come delle scimmie per farci notare. Nel momento in cui lei ci ha visti ha detto "ciao" ed e' stato carinissimo ♥ Si e' avvicinata spesso e siamo riusciti a toccarle la mano Bellissima, muscolosissima, sorridente e odiosamente simpatica come sempre.
Le due ore passate a fissare il palco e a cantare a squarciagola ci hanno fatto dimenticare il mal di schiena e tutta la stanchezza dovuta alle infinite ore d'attesa.
Come sempre, ne e' valsa la pena.
Ma io, personalmente, dopo il concerto sono crollata. Ero stanca morta e avevo un mal di piedi allucinante. Quindi, dopo aver aspettato i miei ragazzoni che si erano andati a prendere tazze e tourbook vari, ci siamo diretti in albergo. Arrivare e' stato faticoso, ma ce l'abbiamo fatta. Ci siamo riposati 10 minuti e poi siamo usciti di nuovo per mangiare qualcosa. Ma eravamo tutti troppo sfiniti per continuare a camminare, cosi siamo tornati a letto e siamo crollati verso le 3 del mattino!
Sveglia presto per il check out, io piu' incazzata che mai povero Nick, credo di avergli pure risposto male, ma non connettevo molto (scusa) Altro giretto per il mercato dei fiori che Nick non aveva visto e ci siamo poi ritrovati con Mattia e Max. Verso l'ora di pranzo ci siamo fatti una bella dose di noodles leggeri leggeri Poi Nick e' partito da solo per visitare la citta' che noi avevamo gia' visto e per fare shopping sfrenato Max, Mattia ed io ci siamo fermati a bere un caffe'... in effetti ci fermavamo ogni due minuti ahahah e siamo poi ritornati nel parchetto per finire l'ultima dose (azzzzzz sembro proprio una drogata)
Verso le 5 ritroviamo Nick per un ultimo saluto ed un ultima dose di patatine fritte Io ed M&M prendiamo il trenino, poi l'autobus ed arriviamo in aeroporto. Io facevo fatica ad andare avanti. Ero stanca morta. Credo di non essere mai stata cosi stanca in vita mia. Sembravo proprio una vecchia appena salita in aereo mi sono addormentata, non ho nemmeno sentito l'aereo decollare.
Arrivati a Malpensa, trovamo il padre di Max che ci riporta a casa. Tutti piu' felici che mai e, con un po' di riposo saremmo stati pronti a rifarlo.
E' sempre un immenso piacere viaggiare con la family. Vivere queste esperienze con persone che piu' di ogni altra ti capiscono e soprattutto non ti prendono per pazza se per caso ti esce una frase del tipo "pink ha detto che le piacciono le mutande gialle". vabbe, , avete capito cosa intendo.
Mi sono sentita a casa, pur essendo in compagnia di persone che avro' visto 4 o 5 volte nella mia vita, ma che mi sembra di conoscere da sempre. Quindi io prima di ringraziare P!nk per tenerci uniti sia nelle trasferte sia nei momenti piu' "vuoti", ringrazio i miei compagni di viaggio, Massimiliano, Mattia e Nick, che sono stati degli amici meravigliosi. Un grande GRAZIE va pure ad Elena che ha creato tutto questo e che senza di lei io probabilmente non sarei andata da nessuna parte. Non l'ho mai detto pubblicamente, credo, ma ora lo dico, grazie Elena.
Sono esperienze che non si possono dimenticare, e che tutti voi, pur non essendo presenti, avete contribuito a creare e a rendere possibili. Pink e il suo seguito sono, da 7 anni a questa parte, la parte della mia vita piu' sincera e vera ed e' proprio questo che rende uniche anche le piu' piccole cose. Figuriamoci un weekend ad Amsterdam.
Vi voglio bene.
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